Piccole fughe: la strada degli aironi
La strada di mezzo costeggia il Tartaro, canale ora non
grasso di rane né di lenticchie d’acqua, così ramarre nei giorni di sole.
E’ spirituale, il Tartaro, per via di certi aironi lividi alle sponde, perfetto
aplomb in ogni stagione, indifferenti ora a nuvole moschine ora all’erba che
ghiaccia.
Sembrano gigli di terra povera, gli aironi, esili di zampa e nobili di becchi a pistillo.
A vederli spiegati, ti chiedi come tanta ampiezza, come tanta
grazia possa restare incollata e silenziosa, quasi appuntata al corpo, prima
del volo. Trattenuta dallo spillone del collo, ad arpa.
Movimento covato nel chiuso o inceppato.
Poi, questo venir fuori improvviso.
Aperti, gli aironi sono il volo largo. Modulazioni d’aria.
Il collo perde piano la curva dolce e si tende, come dietro a una musica.
Lenti aironi in lenti cieli, senza superbia.
Facile pensare a quante cose, a quante idee, ferme in terra,
diventino vaporose e mobili, in alto.
Srotolate e libere, come il fumo.
In espansione.
Hanno bisogno di aria, le cose idee, anche se è un’aria color carta da forno.
Densa e insonnolita.
E pure, sai così doloroso il riplanare, tanto conosci la
ferita del richiudersi che, dell’alto, conservi intatto il sogno non speso.
Resta imploso, il volo, nel ripiegamento noto di ogni giorno, mentre a fanali
accesi stai nella strada di mezzo, che non è terra e non è acqua e
neppure cielo.
Fino al prossimo airone.
Novembre 2, 2019 il 11:58 am
Sono emozioni e desideri e voglia di percorrere la via di mezzo e fermarmi anch’ io, a fari spenti , ad osservare aironi , ad ascoltare il cuore e a cacciar paure.
Novembre 3, 2019 il 8:45 pm
E’ ipnotico il volo degli aironi: di una leggerezza che toglie peso anche a chi osserva.
Un caro saluto!
z
Novembre 3, 2019 il 8:41 am
buongiorno Zena!
il tuo airone, viatico del mio mattino nebbioso…
un abbraccio dalle colline
Novembre 3, 2019 il 8:47 pm
Sono nebbiose anche le nostre mattine, di una nebbia ‘gocciolina’ che picchietta e insiste:)
Un abbraccio pianeggiante.
z.
Novembre 3, 2019 il 9:57 am
Sto anch’io nella strada di mezzo e aspetto il prossimo airone. Intanto mi piace pensare di costruire un prossimo futuro
Novembre 3, 2019 il 8:48 pm
la strada di mezzo apre ad ogni possibilità: è il luogo migliore per corteggiare e costeggiare il futuro!
Ciao, amica carissima.
z
Novembre 4, 2019 il 12:18 am
Cara Zena,
sempre delicate e a suscitare emozioni le tue parole! Quanto è vero che… come gli aironi, hanno bisogno di aria le idee, per potersi librare e affrancare dalla nebbia dei pensieri.
Grazie per questa bella immagine.
Un abbraccio
Barbara
Novembre 8, 2019 il 10:06 am
Ti ringrazio, cara Barbara, e spero di ritrovarti ancora fra parole e idee in movimento, come è successo a Genova!