Quello che segue è il link ad una trasmissione di radio Blackout, La Nave dei Folli, andata in onda o il 28 luglio e che contiene, oltre ad altri materiali, l’intervista realizzata in Val Pellice sui temi di Illich, dopo… Continua a leggere →
Il quadro della mia infanzia è una casa con il giardino. È da sempre appeso al muro e se soffio – piano – i segni del tempo scivolano via. Non era grande il giardino intorno alla casa, ma la… Continua a leggere →
Per dire come sa essere la campagna, qui da noi, occorrerebbero metri di filo steso, balle di stoffa spiegata e stirata con le mani, senza l’aria a fare gioco. Bisognerebbe pensare in orizzontale, fermarsi allo strato più basso e scrivere… Continua a leggere →
Una lettura assaggio del nuovo romanzo di Roberto Caracci, acqustabile QUI
Da sette anni coltivo Pentàgora, quasi otto: in alcuni periodi sono giunte due proposte la settimana, persino tre, e quante in questi anni ne siano arrivate e siano state respinte io non saprei più dire. Tante le proposte ingenue, alcune… Continua a leggere →
Punti di vista; perché se lo spazio verde di un prato o quello di cime al pascolo, di nevi sconfinate, che basta un mandillo bianco a farti dimenticare contorni e colori è uno spazio che trasogna e attutisce, sia che… Continua a leggere →
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